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Con la sentenza del 24 giugno 2020 n. 12476, le Sezioni unite sono tornate a pronunciarsi sul tema – ampiamente dibattuto – dell’esperibilità dell’azione revocatoria (ordinaria e fallimentare) nei confronti del fallimento (o, meglio, della liquidazione giudiziale). Va ricordato, infatti, che il Supremo Collegio, con la sentenza n. 30416 del 2018[1], ebbe già ad affrontare e risolvere in senso negativo il problema de quo, e chi scrive ha già avuto modo di occuparsi della questione, proponendo una soluzione diversa da quella fatta propria dalle stesse Sezioni unite del 2018[2]. Sennonché, va anche rammentato che, non molto tempo dopo la pubblicazione della testé richia. . .