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Cass., 21 marzo 2017, n. 7185 La controversia giunta sino all’esame del Supremo Collegio prende origine da un decreto ingiuntivo per equa riparazione emesso dalla Corte d’appello di Lecce che viene opposto dal Ministero della Giustizia al fine di far valere l’eccezione di inefficacia a norma dell’art.5 comma 2 Legge n.89/2001, per tardiva notifica del provvedimento in quanto asseritamente avvenuta oltre il termine di gg.30 dal deposito del provvedimento medesimo. La difesa dell’opposto resisteva sostenendo che il termine in questione era stato rispettato perché decorrente dalla comunicazione a mezzo pec della cancelleria, non potendosi identificare il dies a quo con la data di dep. . .