La Corte di cassazione si pronuncia sulla prescrizione del diritto al risarcimento del danno nell’antitrust litigation ante D. Lgs. 3/2017.

Il diritto al risarcimento del danno derivante dalla violazione della normativa antitrust risulta garantito dalla previsione di un termine di prescrizione quinquennale che decorre, nelle controversie promosse  ante 26.12.2014, alle quali non si applicano la Direttiva 2014/104/UE e il D. Lgs. 3/2017, dal momento in cui il titolare sia adeguatamente informato, o si possa ragionevolmente presumere che sia tale, in ordine all’altrui infrazione e alla possibile esistenza di un danno ingiusto, sicché nel caso in cui la vittima della condotta escludente sia un’impresa concorrente, il dies a quo coincide con la pubblicazione dell’avvio dell’istruttoria dinanzi all’AGCM (Cass., Sez. I, 03.04.2020 n. 7677).

Di Livia Principessa -
Con due sentenze consecutive e convergenti, la Corte di cassazione si è pronunciata in ordine all’individuazione del dies a quo del termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno derivante dalla violazione della normativa antitrust, riproducendo quanto statuito nella precedente pronuncia n. 5381 del 27.02.2020. La questione agitata in sede di legittimità origina dalla controversia incardinata da una causa do ristoro dei danni occorsi in seguito all’abuso di posizione dominante, perpetrato nel mercato all’ingrosso dei servizi di terminazione delle chiamate sulle reti mobili. La Corte d’appello di Milano aveva confermato la sentenza di primo grado che aveva rigettato l. . .