Informativa sul trattamento dei dati personali (ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679)
La vigente normativa in materia di trattamento dei dati personali definita in conformità alle previsioni contenute nel Regolamento UE 2016/679 del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (Regolamento generale sulla protezione dei dati, di seguito “Regolamento Privacy UE”) contiene disposizioni dirette a garantire che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche, con particolare riguardo al diritto alla protezione dei dati personali.
Finalità del Trattamento e base giuridica
Il trattamento dei dati personali è finalizzato a:
– fornire il servizio e/o prodotto richiesto dall’utente, per rispondere ad una richiesta dell’utente, e per assicurare e gestire la partecipazione a manifestazioni e/o promozioni a cui l’utente ha scelto di aderire (richiesta e acquisto abbonamento periodici; richiesta e acquisto libri; servizio di fatturazione; invio periodici in abbonamento postale, invio newsletter rivolte a studiosi e professionisti).
– inviare newsletter promozionale di pubblicazioni a chi ne ha fatto richiesta; ferma restando la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali invii in qualsiasi momento.
– inviare all’utente informazioni promozionali riguardanti servizi e/o prodotti della Società di specifico interesse professionale ed a mandare inviti ad eventi della Società e/o di terzi; resta ferma la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali comunicazioni in qualsiasi momento.
– gestire dati indispensabili per espletare l’attività della società: clienti, fornitori, dipendenti, autori. Pacini Editore srl tratta i dati personali dell’utente per adempiere a obblighi derivanti da legge, regolamenti e/o normativa comunitaria.
– gestire i siti web e le segreterie scientifiche per le pubblicazioni periodiche in ambito medico-giuridico rivolte a studiosi e professionisti;
Conservazione dei dati
Tutti i dati di cui al successivo punto 2 verranno conservati per il tempo necessario al fine di fornire servizi e comunque per il raggiungimento delle finalità per le quali i dati sono stati raccolti, e in ottemperanza a obblighi di legge. L’eventuale trattamento di dati sensibili da parte del Titolare si fonda sui presupposti di cui all’art. 9.2 lett. a) del GDPR.
Il consenso dell’utente potrà essere revocato in ogni momento senza pregiudicare la liceità dei trattamenti effettuati prima della revoca.
Tipologie di dati personali trattati
La Società può raccogliere i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:
nome e cognome dell’utente,
il suo indirizzo di domicilio o residenza,
il suo indirizzo email, il numero di telefono,
la sua data di nascita,
i dettagli dei servizi e/o prodotti acquistati.
La raccolta può avvenire quando l’utente acquista un nostro prodotto o servizio, quando l’utente contatta la Società per informazioni su servizi e/o prodotti, crea un account, partecipa ad un sondaggio/indagine. Qualora l’utente fornisse dati personali di terzi, l’utente dovrà fare quanto necessario perchè la comunicazione dei dati a Pacini Editore srl e il successivo trattamento per le finalità specificate nella presente Privacy Policy avvengano nel rispetto della normativa applicabile, (l’utente prima di dare i dati personali deve informare i terzi e deve ottenere il consenso al trattamento).
La Società può utilizzare i dati di navigazione, ovvero i dati raccolti automaticamente tramite i Siti della Società. Pacini editore srl può registrare l’indirizzo IP (indirizzo che identifica il dispositivo dell’utente su internet), che viene automaticamente riconosciuto dal nostro server, pe tali dati di navigazione sono utilizzati al solo fine di ottenere informazioni statistiche anonime sull’utilizzo del Sito .
La società utilizza i dati resi pubblici (ad esempio albi professionali) solo ed esclusivamente per informare e promuovere attività e prodotti/servizi strettamente inerenti ed attinenti alla professione degli utenti, garantendo sempre una forte affinità tra il messaggio e l’interesse dell’utente.
Trattamento dei dati
A fini di trasparenza e nel rispetto dei principi enucleati dall’art. 12 del GDPR, si ricorda che per “trattamento di dati personali” si intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione. Il trattamento dei dati personali potrà effettuarsi con o senza l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e comprenderà, nel rispetto dei limiti e delle condizioni posti dal GDPR, anche la comunicazione nei confronti dei soggetti di cui al successivo punto 7.
Modalità del trattamento dei dati: I dati personali oggetto di trattamento sono:
trattati in modo lecito e secondo correttezza da soggetti autorizzati all’assolvimento di tali compiti, soggetti identificati e resi edotti dei vincoli imposti dal GDPR;
raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, e utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
esatti e, se necessario, aggiornati;
pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o successivamente trattati;
conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati;
trattati con il supporto di mezzi cartacei, informatici o telematici e con l’impiego di misure di sicurezza atte a garantire la riservatezza del soggetto interessato cui i dati si riferiscono e ad evitare l’indebito accesso a soggetti terzi o a personale non autorizzato.
Natura del conferimento
Il conferimento di alcuni dati personali è necessario. In caso di mancato conferimento dei dati personali richiesti o in caso di opposizione al trattamento dei dati personali conferiti, potrebbe non essere possibile dar corso alla richiesta e/o alla gestione del servizio richiesto e/o alla la gestione del relativo contratto.
Comunicazione dei dati
I dati personali raccolti sono trattati dal personale incaricato che abbia necessità di averne conoscenza nell’espletamento delle proprie attività. I dati non verranno diffusi.
Diritti dell’interessato.
Ai sensi degli articoli 15-20 del GDPR l’utente potrà esercitare specifici diritti, tra cui quello di ottenere l’accesso ai dati personali in forma intelligibile, la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione degli stessi. L’utente avrà inoltre diritto ad ottenere dalla Società la limitazione del trattamento, potrà inoltre opporsi per motivi legittimi al trattamento dei dati. Nel caso in cui ritenga che i trattamenti che Lo riguardano violino le norme del GDPR, ha diritto a proporre reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ai sensi dell’art. 77 del GDPR.
Titolare e Responsabile per la protezione dei dati personali (DPO)
Titolare del trattamento dei dati, ai sensi dell’art. 4.1.7 del GDPR è Pacini Editore Srl., con sede legale in 56121 Pisa, Via A Gherardesca n. 1.
Per esercitare i diritti ai sensi del GDPR di cui al punto 6 della presente informativa l’utente potrà contattare il Titolare e potrà effettuare ogni richiesta di informazione in merito all’individuazione dei Responsabili del trattamento, Incaricati del trattamento agenti per conto del Titolare al seguente indirizzo di posta elettronica: privacy@pacinieditore.it. L’elenco completo dei Responsabili e le categorie di incaricati del trattamento sono disponibili su richiesta.
Ai sensi dell’art. 13 Decreto Legislativo 196/03 (di seguito D.Lgs.), si informano gli utenti del nostro sito in materia di trattamento dei dati personali.
Quanto sotto non è valido per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i link presenti sul nostro sito.
Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è Pacini Editore Srl, che ha sede legale in via Gherardesca 1, 56121 Pisa.
Luogo e finalità di trattamento dei dati
I trattamenti connessi ai servizi web di questo sito hanno luogo prevalentemente presso la predetta sede della Società e sono curati solo da dipendenti e collaboratori di Pacini Editore Srl nominati incaricati del trattamento al fine di espletare i servizi richiesti (fornitura di volumi, riviste, abbonamenti, ebook, ecc.).
I dati personali forniti dagli utenti che inoltrano richieste di servizi sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.
L’inserimento dei dati personali dell’utente all’interno di eventuali maling list, al fine di invio di messaggi promozionali occasionali o periodici, avviene soltanto dietro esplicita accettazione e autorizzazione dell’utente stesso.
Comunicazione dei dati
I dati forniti dagli utenti non saranno comunicati a soggetti terzi salvo che la comunicazione sia imposta da obblighi di legge o sia strettamente necessario per l’adempimento delle richieste e di eventuali obblighi contrattuali.
Gli incaricati del trattamento che si occupano della gestione delle richieste, potranno venire a conoscenza dei suoi dati personali esclusivamente per le finalità sopra menzionate.
Nessun dato raccolto sul sito è oggetto di diffusione.
Tipi di dati trattati
Dati forniti volontariamente dagli utenti
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
Facoltatività del conferimento dei dati
Salvo quanto specificato per i dati di navigazione, l’utente è libero di fornire i dati personali per richiedere i servizi offerti dalla società. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere il servizio richiesto.
Modalità di trattamento dei dati
I dati personali sono trattati con strumenti manuali e automatizzati, per il tempo necessario a conseguire lo scopo per il quale sono stati raccolti e, comunque per il periodo imposto da eventuali obblighi contrattuali o di legge.
I dati personali oggetto di trattamento saranno custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.
Diritti degli interessati
Ai soggetti cui si riferiscono i dati spettano i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 che riportiamo di seguito:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere informazioni:
a) sull’origine dei dati personali;
b) sulle finalità e modalità del trattamento;
c) sulla logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) sugli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 5, comma 2;
e) sui soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Dati degli abbonati
I dati relativi agli abbonati sono trattati nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. del 30 giugno 2003 n. 196 e adeguamenti al Regolamento UE GDPR 2016 (General Data Protection Regulation) a mezzo di elaboratori elettronici ad opera di soggetti appositamente incaricati. I dati sono utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare o cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo al Titolare del Trattamento: Pacini Editore Srl – Via A. Gherardesca 1 – 56121 Pisa. Per ulteriori approfondimenti fare riferimento al sito web http://www.pacinieditore.it/privacy/
Subscriber data
Subscriber data are treated according to Italian law in DLgs, 30 June 2003, n. 196 as updated with the UE General Data Protection Regulation 2016 – by means of computers operated by specifically responsible personnel. These data are used by the Publisher to mail this publication. In accordance with Art. 7 of the above mentioned DLgs, 30 June 2003, n. 196, subscribers can, at any time, view, change or delete their personal data or withdraw their use by writing to Pacini Editore S.r.L. – Via A. Gherardesca 1, 56121 Ospedaletto (Pisa), Italy. For further information refer to the website: http://www.pacinieditore.it/privacy/
Cookie
Che cos’è un cookie e a cosa serve?
Un cookie e una piccola stringa di testo che un sito invia al browser e salva sul tuo computer quando visiti dei siti internet. I cookie sono utilizzati per far funzionare i siti web in maniera più efficiente, per migliorarne le prestazioni, ma anche per fornire informazioni ai proprietari del sito.
Che tipo di cookie utilizza il nostro sito e a quale scopo? Il nostro sito utilizza diversi tipi di cookie ognuno dei quali ha una funzione specifica, come indicato di seguito:
TIPI DI COOKIE
Cookie di navigazione
Questi cookie permettono al sito di funzionare correttamente sono usati per raccogliere informazioni su come i visitatori usano il sito. Questa informazione viene usata per compilare report e aiutarci a migliorare il sito. I cookie raccolgono informazioni in maniera anonima, incluso il numero di visitatori del sito, da dove i visitatori sono arrivati e le pagine che hanno visitato.
Cookie Analitici
Questi cookie sono utilizzati ad esempio da Google Analytics per elaborare analisi statistiche sulle modalità di navigazione degli utenti sul sito attraverso i computer o le applicazioni mobile, sul numero di pagine visitate o il numero di click effettuati su una pagina durante la navigazione di un sito.
Questi cookie sono utilizzati da società terze. L’uso di questi cookie normalmente non implica il trattamento di dati personali. I cookie di terze parti derivano da annunci di altri siti, ad esempio messaggi pubblicitari, presenti nel sito Web visualizzato. Possono essere utilizzati per registrare l’utilizzo del sito Web a scopo di marketing.
Come posso disabilitare i cookie?
La maggior parte dei browser (Internet Explorer, Firefox, etc.) sono configurati per accettare i cookie. Tuttavia, la maggior parte dei browser permette di controllare e anche disabilitare i cookie attraverso le impostazioni del browser. Ti ricordiamo però che disabilitare i cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del sito e/o limitare il servizio offerto.
Per avere maggiori informazioni
l titolare del trattamento è Pacini Editore Srl con sede in via della Gherardesca n 1 – Pisa.
Potete scrivere al responsabile del trattamento Responsabile Privacy, al seguente indirizzo email rlenzini@pacinieditore.it per avere maggiori informazioni e per esercitare i seguenti diritti stabiliti dall’art. 7, D. lgs 196/2003: (i) diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali riguardanti l’interessato e la loro comunicazione, l’aggiornamento, la rettificazione e l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; (ii) diritto di ottenere gli estremi identificativi del titolare nonché l’elenco aggiornato dei responsabili e di tutti i soggetti cui i suoi dati sono comunicati; (iii) diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati relativi all’interessato, a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazioni commerciali.
Per modificare le impostazioni, segui il procedimento indicato dai vari browser che trovi alle voci “Opzioni” o “Preferenze”.
Per saperne di più riguardo ai cookie leggi la normativa.
Interesse ad agire del socio, domande nuove ed effetti della sentenza sulla validità di delibere successive nei giudizi di impugnazione di delibere assembleari
Con riferimento alle impugnazioni di deliberazioni assembleari che deducono vizi di annullabilità, l’interesse ad agire è da ritenersi consustanziale alla stessa qualità di socio che sia per legge legittimato all’impugnazione, indipendentemente da ogni accertamento circa l’effetto che l’invalidità della delibera possa in linea ipotetica provocare sulle delibere successive (nella specie, si è affermato l’interesse del socio-amministratore unico a impugnare una delibera di revoca dell’amministratore a prescindere dall’impugnazione delle successive delibere di nomina di un nuovo organo amministrativo, di approvazione del bilancio, di azione di responsabilità verso l’amministratore revocato, di aumento del capitale). Nel sistema delle impugnazioni delle delibere societarie non è possibile configurare un automatico effetto a cascata dell’inefficacia degli acquisti societari in violazione del diritto di prelazione sulle delibere approvate con il voto del socio titolare delle quote inefficacemente acquistate: essendo tale fattispecie sussumibile nella categoria delle violazioni di contratto e qualificabile come vizio di annullabilità della deliberazione, quest’ultima dev’essere impugnata nei termini di legge altrimenti rimane valida ed efficace. La domanda relativa alla caducazione a cascata di delibere adottate successivamente a quella impugnata, formulata con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., costituisce domanda nuova e come tale inammissibile.
Il Tribunale di Milano affronta con il provvedimento qui pubblicato diverse questioni in materia di impugnative di delibere societarie. Ne segnaliamo tre che ci sembrano particolarmente interessanti sotto il profilo processuale, rinviando il lettore al testo allegato della sentenza per una migliore comprensione dei fatti di causa e per l’analisi di ulteriori temi di diritto sostanziale non meno rilevanti.
Con la prima statuizione sopra massimata, il Tribunale afferma la sussistenza dell’interesse del socio-amministratore unico a impugnare la delibera con cui era stata disposta la sua revoca dalla carica di amministratore, a prescindere dagli effetti che il suo annullamento potesse provocare sulle delibere successivamente adottate.
La pronuncia si conforma a un indirizzo della giurisprudenza di legittimità secondo cui l’interesse ad agire del socio impugnante deve ritenersi insito in tale sua qualità e presunto dal legislatore al semplice verificarsi delle condizioni prefissate, non dovendosi tradurre la violazione denunciata in un effettivo pregiudizio per il medesimo (Cass. 2968/95; 10814/96). Si tratta, peraltro, di un tema assai risalente e controverso, quanto il dibattito sulla possibilità di ammettere la stessa esistenza di tale istituto per le azioni costitutive, da taluni revocata in dubbio ritenendolo in re ipsa (Attardi, L’interesse ad agire, Padova, 1958, 153). Mentre, secondo altro orientamento, anche nelle azioni costitutive occorre riconoscere che talora la sentenza di accoglimento potrebbe non rivestire alcuna utilità per l’attore (Sassani, Note sul concetto di interesse ad agire, Rimini, 1983, 30 ss). In particolare, in ambito societario, il problema si è posto con riferimento alle impugnative di bilancio, nelle quali spesso si è ritenuta necessaria la dimostrazione di un pregiudizio per il socio derivante dalla violazione della norma, benché si sia poi precisato come tale pregiudizio non debba essere necessariamente patrimoniale ma anche solo connesso con la sfera dei diritti sociali (ad es., il diritto alla corretta, chiara e veritiera rappresentazione di bilancio: da ultima, in tal senso, Cass., 23 febbraio 2012, n. 2758).
Più in generale, si è ritenuto che l’interesse ad agire debba sussistere anche nelle impugnative delle delibere assembleari, ma il suo difetto potrebbe affermarsi solo allorché la caducazione dell’atto non produca alcun effetto utile nella sfera dell’impugnante ovvero quando gli effetti sostanziali prodotti dalla delibera siano divenuti giuridicamente immodificabili (Villata, Impugnazione di delibere assembleari e cosa giudicata, Milano, 2006, 202, al quale si rinvia per la diffusa trattazione del tema). Così come si è rilevato che interesse ad agire e lesione dell’interesse sottostante alla norma violata non coincidono, posto che la delibera può essere invalida e impugnabile anche se ha leso un interesse di cui l’impugnante non è titolare (la legge riconoscendogli la legittimazione a impugnare anche la delibera concretamente lesiva dei diritti di altri soci: ancora Villata, op. cit., 207).
Per quanto attiene alla seconda massima, essa evoca il tema degli effetti della sentenza di annullamento sulle delibere successive dipendenti. Nella specie, in verità, si afferma che l’inefficacia (dichiarata dal tribunale) di un acquisto di quote sociali effettuato in violazione del diritto di prelazione statutariamente previsto, non comporta l’automatica inefficacia delle delibere adottate con il voto dei soci il cui acquisto sia per l’appunto inopponibile alla società e pertanto non legittimati al voto. Sul tema, la giurisprudenza si è mossa con qualche esitazione, da un lato restringendo l’effetto “caducante” sulle delibere dipendenti sul rilievo che il vizio della delibera impugnata avrebbe dato vita ad un’ipotesi di invalidità della seconda delibera regolata dall’art. 2377 c.c., e quindi da farsi valere nel prescritto termine di decadenza (Cass., 1 aprile 1982, n. 2009); dall’altro, in un caso in cui si è riscontrato che più delibere si trovassero tra di loro strettamente connesse per l’esistenza di una vera e propria unità di destinazione, sì da costituire “in realtà elementi ciascuna di un’unica delibera a contenuto complesso”, si è invece giustificata la comunicazione del vizio di invalidità al di fuori di una specifica impugnazione delle altre delibere (Trib. Ancona, 18 gennaio 2002, in Giur. comm., 2003, II, 246).
La soluzione adottata dalla sentenza che si annota è del tutto condivisibile, alla luce dei chiarimento che la dottrina ha saputo offrire (Villata, op. cit., 446), partendo dal presupposto della sussistenza di un nesso, più o meno forte, di pregiudizialità-dipendenza tra delibere e tra i relativi giudizi di impugnazione. Sono state così individuate tre diverse possibili situazioni. In un primo gruppo sono stati annoverati i casi di delibere collegate da un nesso di dipendenza talmente stretto da escludere che l’atto dipendente possa trovare attuazione in assenza del suo presupposto giuridico, sì da ritenere applicabile il principio della caducazione automatica anche in assenza di specifica impugnativa (si pensi alla delibera di approvazione del bilancio e alla connessa delibera di distribuzione di utili). In un secondo gruppo, verosimilmente il più corposo, vengono accomunati i casi in cui tra due delibere vi sia un rapporto di “presupposizione” tale da determinare nel secondo atto un vizio di invalidità derivata che necessita, però, di essere fatto valere a mezzo di specifica impugnazione: in questi casi, è rinvenibile un nesso di pregiudizialità-dipendenza tra i giudizi impugnatori, atteso che la pronuncia di invalidità della prima delibera rappresenterebbe un elemento costitutivo della fattispecie oggetto del secondo processo (ad es. la delibera di bilancio rispetto alla successiva delibera di abbattimento o reintegrazione del capitale ). Una terza ed ultima categoria si fonderebbe, infine, sul carattere precettivo della sentenza di annullamento che avrebbe lo scopo di impedire l’illegittima reiterazione del potere in violazione della regola da essa posta: qui non si sarebbe in presenza di vizi derivati della delibera successiva, bensì di vizi autonomi per quanto identici, anche in tal caso da farsi valere con autonoma azione di impugnativa.
Da ultimo, il Tribunale dichiara inammissibile la domanda di annullamento di delibere emesse successivamente alla impugnativa della delibera di revoca dell’amministratore, sul rilievo della novità della domanda stessa anche alla luce della recente rivisitazione della questione della mutatio libelli da parte della S.C.
Anche tale decisione deve condividersi.
Non vi è dubbio infatti che l’impugnativa di una diversa delibera costituisca una domanda nuova (diversità di petitum e di causa petendi), come tale non proponibile con le memorie previste dall’art. 183 c.p.c. (come nella specie era invece avvenuto). Non è peraltro predicabile la formulazione di una domanda nuova di annullamento di altra successiva delibera neanche in prima udienza (pur se tempestiva rispetto al termine decadenziale), a meno che la stessa non risulti derivare dalle eccezioni sollevate dal convenuto (a norma del quinto comma dell’art. 183 c.p.c.), ipotesi difficilmente riscontrabile nelle impugnative societarie.
Altrettanto dicasi per l’introduzione di domande nuove consistenti nella prospettazione di nuovi motivi di illegittimità.
Come ho già potuto dimostrare (Corea, La sospensione delle deliberazioni societarie nel sistema della tutela giurisdizionale, Torino, 2008), nel modello impugnatorio, i motivi di illegittimità costituiscono gli specifici fatti costitutivi del potere di impugnare e precludono al giudice di conoscere di profili ulteriori non denunziati dal ricorrente.
Ne dà autorevole conferma una nota sentenza della Cassazione, la quale ha affermato che allorché una deliberazione di approvazione del bilancio sia impugnata per nullità con riguardo ai vizi afferenti diverse poste del documento, il giudice è tenuto a esaminare l’intera gamma delle censure proposte, in quanto deve ritenersi contestualmente avanzata una pluralità di domande, aventi stesso petitum, ma distinte causae petendi e corrispondenti a ciascuna delle poste contestate, per le quali sussiste l’interesse dell’attore ad una pronuncia che esamini le censure rivolte a ognuna delle poste contestate, dal momento che egli ha diritto a ottenere l’intera gamma delle informazioni che la legge vuole siano fornite e che la pronuncia giudiziale di nullità obbliga i competenti organi sociali ad approvare un bilancio nuovo esente dai vizi riscontrati. E ciò anche qualora l’esito dell’impugnativa, in virtù dei motivi di gravame, risulti comunque non pregiudicato dal passaggio in giudicato di una delle rationes decidendi (Cass. 23.2.2012, n. 2758, in Società, 2012, 941).
Questo sito utilizza cookies tecnici funzionali all'esperienza di navigazione e cookies, anche di terze parti, per offrirti servizi in linea con le tue preferenze.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni dei suddetti cookies clicca il pulsante "informativa estesa". Se accetti cliccando su "Accetta e continua" acconsenti all'uso dei cookie.